La dipendenza dall’alcol, oggi, è diventata una problematica comune e molto complessa.
Secondo dati pubblicati recentemente nel 2021 7,7 milioni di italiani di età superiore a 11 anni (pari al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne) hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. 3,5 milioni di persone hanno bevuto per ubriacarsi e 750.000 sono stati i consumatori dannosi, coloro cioè che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale (fonte Sole 24ore).
L’abuso di alcol prima del turno di lavoro o durante le ore lavorative può compromettere la Salute e la Sicurezza di tutto il personale all’interno dell’azienda ed è per questo che i test alcolimetrici effettuati sul posto di lavoro sono molto importanti: prevengono rischi di infortuni dei lavoratori mirando alla tutela della loro Sicurezza e Salute.
L’alcol test sul lavoro infatti fa parte del piano della Sorveglianza Sanitaria aziendale e serve ad identificare se il lavoratore ha avuto eventuali assunzioni di alcol.
Alcol test sul lavoro: che cos’è?
L’alcol test sul lavoro (o esame alcolimetrico) è un test che serve per verificare un eventuale dipendenza dell’alcol dei lavoratori che svolgono attività che potrebbero compromettere la salute propria o dei colleghi presenti sul luogo di lavoro.
L’assunzione anche saltuaria di alcol mette a repentaglio i requisiti psico-fisici del lavoratore.
Questo significa mettere in pericolo la sicurezza e la salute propria e di tutti gli altri dipendenti.
Il medico competente, seguendo la normativa della sorveglianza sanitaria, è l’incaricato a svolgere le visite. Qualora si verificassero casi sospetti al termine degli accertamenti, egli stabilirà di indirizzare i lavoratori ai centri di alcologia.
L’ alcol test sul lavoro e il lavoratore
I lavoratori interessati sono obbligati a sottoporsi all’alcol test sul lavoro per accertarne un eventuale caso di alcol dipendenza.
L’esame alcolimetrico viene eseguito dal medico competente con un etilometro professionale in maniera non invasiva e nella maggior parte dei casi si effettua rivelando nell’aria respirata la presenza di etanolo.
Gli indicatori di laboratorio utili per una verifica di alcol dipendenza sono:
- transferrina desialata (CDT);
- volume corpuscolare medio (MCV);
- transaminasi (GOT e GPT);
- gamma-glutamil-transpeptidasi (GGT).
Ulteriori verifiche ed accertamenti possono anche prevedere altri esami clinici atti a valutare i comportamenti e le proprietà fisiche del lavoratore.
Positività all’alcol test
Come accennato in precedenza, il medico competente qualora lo ritenesse necessario davanti a forti casi sospetti di alcol dipendenza delega la diagnosi finale ad un laboratorio specifico esterno.
Il decreto legislativo 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) afferma che il datore di lavoro e i dirigenti devono tenere conto delle condizioni di salute dei dipendenti in rapporto alla loro salute e sicurezza. Questo significa che un lavoratore in condizioni di salute alterata deve sospendere in maniera temporanea la sua mansione.
La verifica del lavoratore che si presenta sul luogo di lavoro più volte con alterazioni psico-fisiche può essere anche licenziato.
Un tasso alcolemico superiore a 0,3 g/l significa che il lavoratore è in condizioni di ubriachezza.
Alcune mansioni prevedono un alto rischio di infortunio sul lavoro, per questo la legge prevede il divieto categorico di assunzione d’alcol. Facciamo un esempio veloce:
· addetti che utilizzano gru, escavatori, ecc;
· controllori di volo;
· personale ferroviario.
Queste mansioni sono considerate potenzialmente a rischio di infortunio sul lavoro e per questo i lavoratori a cui viene assegnata tale attività devono essere sottoposti a controlli di alcol test sul lavoro con cadenza periodica o anche effettuando controlli a sorpresa.