L’esame ergoftalmologico è un controllo diagnostico che viene effettuato da parte del Medico competente con lo scopo di valutare la capacità visiva dei lavoratori e di constatare l’idoneità lavorativa nello svolgimento delle mansioni che presentano uno sforzo visivo considerevole.

Vediamo insieme cos’è l’esame ergoftalmologico e a chi è rivolto.

L’esame ergoftalmologico e l’apparato visivo

L’esame ergoftalmologico è mirato a salvaguardare la capacità oculare dei lavoratori e a prevenire tempestivamente patologie visive: infatti è particolarmente utile per coloro che svolgono la loro attività maggiormente su video-terminali e computer poiché per questi soggetti l’apparato visivo è la parte più debole ed esposta a rischi.

I posti di lavoro in cui l’uso del computer è indispensabile sono diventati sempre più numerosi e per questo le disfunzioni della vista sono sempre più diffuse.

L’uso prolungato dei videoterminali comporta un notevole affaticamento degli occhi sottoponendo l’apparato oculare a stress: per cui l’esame ergoftalmologico è molto importante poiché tutela i lavoratori da eventuali deficit e malattie che colpiscono l’apparato visivo.

Ad esempio l’astenopia occupazionale (affaticamento oculare a cui sono sottoposti gli addetti ai videoterminali, alle postazioni radar, e monitor) è una sindrome che può colpire questa fascia di lavoratori. 

A chi è rivolta la visita ergoftalmologica

Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 regolamenta l’uso dei videoterminali ed è rivolto a tutti quei lavoratori che utilizzano apparecchi dotati di “schermo” durante lo svolgimento del proprio lavoro per un totale di almeno 20 ore a settimana. 

Essi devono essere sottoposti all’esame ergoftalmologico seguendo la normativa redatta nel decreto tenendo conto:

·    della valutazione dei rischi legati all’apparato visivo relativi allo svolgimento dell’attività lavorativa;

·    della postura e della prevenzione dello stress visivo;

·    delle condizioni ergonomiche e di igiene legate all’ambiente lavorativo;

·    degli interventi mirati a limitare o eliminare l’esposizione ai rischi individuati.

Il Medico competente una volta terminata la visita stabilisce l’idoneità del lavoratore nell’utilizzo dei videoterminali e quindi di poter continuare la sua mansione. L’esame viene effettuato anche all’inizio per comprovarne l’idoneità prima di svolgere la sua mansione.

In cosa consiste la visita ergoftalmologica

La visita ergoftalmologica consiste in alcuni test posti all’occhio e non è invasiva.

Vediamo insieme nel dettaglio i fattori che vengono presi in considerazione durante la visita:

·       la funzionalità e l’acuità visiva (su entrambi gli occhi);

·       la visione da vicino e da lontano;

·       la visione intermedia di entrambi gli occhi;

·       la visione dei colori (utilizzando anche un test bicromatico) e dei contrasti;

·       la presenza di miopia, ipermetropia, presbiopia o astigmatismo.

Questi controlli permettono al Medico competente di valutare la corretta funzione dell’apparato visivo come la capacità di accomodazione, la convergenza o la secrezione lacrimale. 

La periodicità con cui si effettua l’esame ergoftalmologico è essenziale poiché la visita è utile non solo per evitare l’insorgere di disturbi ma anche per prevenire il peggioramento qualora ci fosse un eventuale malessere di lieve entità. 

Questo permette di monitorare lo stato di salute del lavoratore: infatti per i lavoratori che superano i 50 anni di età (o in caso di presenza di specifiche patologie) la visita di controllo avviene ogni 2 anni, invece per gli altri lavoratori è ogni 5 anni.  

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