Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro sono accertamenti medici fondamentali per la salute dei lavoratori e si svolgono soprattutto tramite prelievi del sangue.
Essi fanno parte del protocollo sanitario redatto dal medico competente che dirige un’appropriata sorveglianza sanitaria: il lavoratore viene sottoposto a questi esami medici per far si che il medico competente possa esprimere il giudizio di idoneità alla mansione prevista oppure enunciare limitazioni per parziale o mancata idoneità.
Vediamo insieme quali sono e in cosa consistono.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro: quali sono e in cosa consistono
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro sono degli accertamenti sanitari e consistono nella raccolta di alcune sostanze del lavoratore per poterne sapere di più sul suo stato di salute.
I campioni prelevati vengono portati negli appositi laboratori di analisi per essere analizzati dal personale addetto e avere informazioni utili circa la salute del lavoratore.
Alcuni di questi esami sono qui sotto elencati:
- esami del sangue;
- elettroforesi sieroproteica;
- esame della coagulazione sanguigna;
- esame per streptococco beta emolitico del gruppo B;
- emocromo con formula;
- esame delle urine;
- fosfatasi alcalina;
- markers epatite gruppo A, B e C;
- RA test;
- acido ippurico.
Come anticipato prima, gli esiti finali di tali esami servono per capire meglio la situazione dello stato di salute del lavoratore e quindi di conseguenza la sua idoneità lavorativa. Qualora risultasse non idoneo, il datore di lavoro deve procedere con l’assegnazione di un’altra mansione che non arrechi ulteriori danni alla salute del lavoratore adottando anche delle misure di sicurezza adeguate a limitare i rischi presenti in azienda.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro hanno una grande importanza sul piano della sorveglianza sanitaria poiché danno la possibilità di avere delle informazioni più dettagliate circa la salute del lavoratore.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro: le modalità
Il medico competente stesso può richiedere la verifica degli esami di laboratorio per avere una visione più chiara e approfondita dello stato di salute dei lavoratori.
Il corso della verifica può essere eseguito in tre modalità diverse:
· i dipendenti dell’azienda sono invitati a recarsi in un laboratorio dove avviene il prelievo e le analisi;
· il medico competente o i lavoratori stessi dell’azienda possono occuparsi di raccogliere i campioni e inviarli al laboratorio;
· i prelievi avvengono direttamente in azienda a cura del personale inviato dal laboratorio.
Il medico competente viene informato dall’impresa circa i risultati ottenuti e dopodiché consulta il lavoratore o anche il datore di lavoro.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro sono importanti in quanto dal loro risultato si può prevenire un eventuale insorgenza di malattia professionale ed anche un possibile peggioramento che potrebbe danneggiare la vita di un dipendente sia sotto l’aspetto lavorativo che privato.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro ed esami del sangue
Le varie mansioni dei lavoratori prevedono diversi rischi. Infatti per alcuni il rischio di assumere sostanze tossiche e nocive è molto più elevato rispetto ad altri. Ad esempio troviamo operai meccanici, carpentieri e tante altre figure professionali che sono a contatto con virus o sono più esposte a contrarre malattie.
A tali figure che hanno bisogno di maggiori controlli mirati, il medico competente prescrive l’esame di laboratorio più comune, con cadenza periodica breve: l’esame del sangue.
Da non dimenticare che il medico competente è un professionista, quindi prescrive ad ogni singolo lavoratore le analisi più adatte per le sue condizioni di salute.
Tra gli esami del sangue più diffusi troviamo ad esempio la glicemia, l’azotemia e la creatininemia.
Gli esami di laboratorio in medicina del lavoro sono di primaria importanza per prevenire malattie e avere il massimo rendimento del lavoratore tutelando la sua sicurezza all’interno dell’azienda e la sua salute.