Gli esami strumentali in medicina del lavoro sono dei controlli medici a cui i lavoratori sono sottoposti obbligatoriamente per verificare le loro condizioni di salute e accertare quindi la loro idoneità lavorativa.
Le visite vengono richieste dal medico competente ed eseguite per mezzo di determinati “strumenti”, da cui poi deriva il nome.
Vediamo insieme quali sono e di cosa si tratta.
Gli esami strumentali in medicina del lavoro: di cosa si tratta
Gli esami strumentali in medicina del lavoro sono obbligatori e sono eseguiti con cadenza periodica. Se il medico competente lo ritiene opportuno la cadenza può variare in base allo stato di salute del lavoratore: infatti in caso di sospetti legati alle sue condizioni di salute egli può intervenire richiedendo degli esami di approfondimento.
In altri casi invece, gli esami strumentali hanno delle specifiche cadenze in cui vengono necessariamente eseguiti:
– all’assunzione del lavoratore, per verificare l’idoneità alla mansione assegnata;
– al cambio di mansione, per verificare che il lavoratore sia idoneo allo svolgimento della nuova attività lavorativa (che potrebbe presentare dei nuovi rischi rispetto la precedente);
– quando viene introdotto un nuovo macchinario;
– al rientro del lavoratore quando è stato assente per un lungo periodo;
– alla richiesta del lavoratore perché egli presenta dei malesseri legati alla sua attività lavorativa.
Questa organizzazione dà la possibilità di svolgere una sorveglianza sanitaria adeguata al fine di tutelare la salute dei lavoratori.
Il datore di lavoro nel caso di mancata idoneità alla mansione svolta del lavoratore deve assegnargli una nuova mansione o agire con misure di sicurezza idonee per limitare al più possibile i rischi a cui è sottoposto.
Gli esami strumentali in medicina del lavoro: quali sono?
Tra gli esami strumentali in medicina del lavoro troviamo ad esempio:
· l’esame spirometrico: viene richiesto per controllare le vie respiratorie e si esegue con atti di inspirazione ed espirazione seguendo le istruzioni dello pneumologo;
· l’esame audiometrico: è finalizzato a verificare lo stato di salute dell’apparato uditivo del lavoratore e si esegue tramite delle cuffie in un ambiente insonorizzato;
· l’esame ergoftalmologico: questo esame è collegato allo stato di salute dell’apparato oculare, mirato soprattutto ai lavoratori che svolgono attività lavorative davanti a monitor e videoterminali;
· l’esame E.C.G. (elettrocardiogramma): è un esame che ha come fine il monitoraggio dello stato di salute dell’apparato cardiovascolare, viene eseguito grazie a degli elettrodi che vengono collegati al torace del lavoratore;
· drug test: è un esame con cui si può verificare se il lavoratore fa uso di sostanze che creano dipendenza o di farmaci che possono mettere a repentaglio la sua lucidità sul lavoro.
Il professionista che richiede tali visite è il medico competente: è sua discrezione esigere uno specifico esame in base agli approfondimenti da verificare circa lo stato di salute del lavoratore.
L’insorgenza di malattie professionali in ambito lavorativo è sempre più diffusa.
Gli esami strumentali in medicina del lavoro possono salvare una vita: agire tempestivamente garantisce la tutela della salute del lavoratore e di conseguenza la continua produttività delle aziende.